domenica 24 agosto 2014

#6 Colloquio informativo Youabroad

Sono in ritardo, lo so, mi sento tremendamente in colpa.
In realtà non ho scritto la sera del 20 quando sono tornata perché ero piuttosto stanca ed inoltre... triste.
La notte avevo dormito pochissimo, ero super agitata, la mattina poi mi sono alzata di fretta, fatta la doccia e siamo andate in stazione. Dato che di mangiare non se ne parlava proprio, ho bevuto un misero caffè.  Siamo salite sul treno ed in poco siamo arrivate a Milano (ormai la tratta Cremona - Milano la so a memoria contando tutte le volte che l'ho fatta e mi sembra niente).
Dato il grande anticipo, volevamo fermarci a mangiare qualcosa, ma c'è stato un fraintendimento con mia mamma e il mondo stava per cascare, è incredibile come dal niente si arrabbi e mi urli contro.

Fatto sta che prendiamo un taxi e ci dirigiamo verso Piazzale Biancamano. Arrivate, notiamo tutti i negozi chiusi, con saracinesche serrate e cartoni sulle vetrine... creepy.
Siccome mia mamma deve sempre trovare un pretesto per darmi contro, la colpa era mia che le avevo suggerito che in zona ci sarebbero stati bar ed uffici,ed invece eravamo in mezzo al nulla. Come previsto, avanti 200 metri eravamo a Moscova e c'era pieno di gente ben vestita ed uffici di ogni genere.
Ci siamo sedute da Princi e finalmente ho fatto una colazione come si deve (erano le 11:30... vale lo stesso?)
Pizza e cappuccino di Princi. Not bad. 
Nel frattempo mia madre sembra calmarsi, così facciamo un giro a piedi fino a Porta Garibaldi, ci fermiamo in una piccola chiesa e poi torniamo indietro.
Devo ammettere che Milano con tutti i negozi chiusi è più che desolante, e fa anche una paura assurda perché non c'è in giro anima viva.
A cinque all'una ci troviamo davanti al palazzo che ospita la sede milanese di Youabroad ed entriamo. Due signorine ci fanno accomodare, una di loro digita un numero e pronuncia la frase " Tommaso, le sue clienti sono arrivate!". Dire che ero terrorizzata, è poco. 
Tommaso viene a prenderci alla reception e ci introduce al suo ufficio. Spiega brevemente il programma negli USA e poi passiamo all'Inghilterra sotto richiesta di mia mamma, la quale non ha ancora capito che io non ho assolutamente intenzione di fare il mio anno all'estero lì.  Don't get me wrong, io amo il Regno Unito (l'Inghilterra sopratutto), ma punto ad altro. E' come se questa vicinanza mi faccia paura, anche se in realtà dovrebbe essere il contrario. La verità, parlando francamente, è che non me la sento di far sborsare 5000 euro in più solo per andare in UK. Non è un "solo UK "detto in modo dispregiativo, so benissimo che le scuole britanniche sono totalmente migliori, ma andiamo, non riuscirei a studiare 4 ore al giorno (in inglese per altro). Primo, morirei dopo tre giorni, secondo, giusto in caso sopravvivessi, non avrei tempo di fare nulla dato che sarei perennemente in casa a studiare... e partendo dal fatto che l'inglese è un mio obbiettivo importante ma non l'unico valore che voglio da quest'esperienza, preferisco gli USA. 
Abbiamo chiesto inoltre delucidazioni sull'assicurazione ed altro, come il riconoscimento dell'anno da parte del Ministero oppure i problemi di salute od eventuali disappunti con la famiglia. Tommaso è stato veramente molto chiaro (come sempre) e mi ha sopportata per oltre un'ora. Ho inoltre scoperto che in quasi ogni scuola c'è un corso di fotografia, dibattito (che è addirittura una materia, big up per gli americani) e grafica... Immaginate la mia gioia. 
Ha comunque ribadito che è sicuro il fatto che non mi troverò mai in una grande città, ma in un paesino, in quanto sono più sicuri ed è anche più facile inserirmi nella comunità, ma mi va bene lo stesso, l'importante è che qualche famiglia mi voglia.

Uscite, mia mamma era piuttosto shoccata, forse troppe informazioni, forse il fatto che anche solo andare è stato un passo molto importante e penso se ne sia resa conto nel momento in cui siamo uscite. Ho passato il viaggio di ritorno a sfogliare i cataloghi che Tommaso ci aveva dato, senza nemmeno fare una parola. 
Nei primi giorni l'argomento era off limits con mia mamma, ma credo che stia iniziando ad ingranare il fatto che forse me ne andrò per un anno. Proprio l'altro giorno ho sentito dire a mia nonna al telefono "Dobbiamo risolvere tutti i problemi di salute, così poi può andare via tranquilla" ed ero veramente sull'orlo del pianto. 

Vedo tutto meno appannato, non completamente chiaro, ma ho tutti gli elementi necessari per spannare questo vetro.

martedì 19 agosto 2014

#5 Ansia pre colloquio informativo

Ebbene sì, ieri mi è arrivata la mail di Tommaso con la conferma dell'orario ed il giorno del colloquio informativo e nonostante i miei mi stiano dicendo che andando a questo incontro non è certa la mia partecipazione al programma, sono veramente agitata.
So che è il primo passo di tanti, ma pian piano vedo tutto più vicino e raggiungibile.
Fortunatamente è domani, sì domani, non mi sento pronta, anche se non devo preparare nulla.
Resto comunque dell'idea che questo colloquio sia veramente importante ed inciderà al 99% sulla decisione che prenderanno mia mamma e mia nonna... Quindi la mia scusante è più che lecita.

Mi sono appena accorta di aver fatto il post più corto di sempre ahah comunque niente, domani appena torno a casa accendo il pc e vi racconto come è andata :)

martedì 12 agosto 2014

#4 Mamme premurose

Eccomi qui.. di nuovo.
In questi giorni non sta succedendo praticamente nulla. Sono sommersa di compiti di matematica e spreco tutte le mie energie sui libri... dico io, ma vi sembra normale che dopo aver dato quasi 600 esercizi, la mia professoressa scriva "BUONE VACANZE!" ? Non è assolutamente una cosa normale.
Comunque, sono piuttosto depressa, e penso di capirlo dal momento che sto ascoltando le canzoni più strappalacrime di Taylor Swift ed Ed Sheeran da due ore.

L'unica cosa positiva è che dopodomani vado a Gardaland e mia mamma mi ha regalato i biglietti. Ultimamente il mio rapporto con lei è così strano. Appena accenno l'argomento dell'anno all'estero iniziamo a parlare tranquillamente e finiamo per urlarci contro. L'altro giorno si è messa a piangere dicendomi che non vuole che me ne vada via così lontano e per così tanto tempo... che veramente almeno un po' di bene me ne voglia?
 Nemmeno io so se è la scelta giusta o meno, ma ho tutte le carte in regola per andare e per vivere quest'esperienza al meglio. Vede sempre il punto negativo in ogni cosa e tende a rimandare perennemente. L'unica cosa certa è che è ancora disponibile a venire a Milano a parlare di persona con Youabroad, il che è un bene. Facciamo il colloquio con la psyco al telefono e poi mi dicono se sono idonea o meno e nel giro di 15 giorni diamo la risposta definitiva. Easy, no?
Nonostante tutto sono felice di avere questi "problemi" ora che manca un mese e mezzo alla fine delle iscrizioni, piuttosto che tra 4/5 settimane... Almeno ho il tempo di sistemare tutto e convincere la mamma.

Alla prossima :)

venerdì 8 agosto 2014

#3 Finally phoned Youabroad

Buonasera bella gente.
Premetto che questo post sarà piuttosto breve, giusto un piccolo aggiornamento. 
Ebbene sì, finalmente abbiamo chiamato Youabroad. Circa una decina di giorni fa ho chiesto la mail per avere qualche info in più, e mi ha contattata Tommaso dicendomi di essere d'ora in poi il mio Personal Tutor. Si è reso disponibile per qualsiasi evenienza, così abbiamo deciso di telefonargli. 
E' stato veramente cordiale, ma sopratutto molto esaustivo e chiaro. Ho chiesto svariate informazioni tra cui qualcosa riguardo all'assicurazione in caso di grandi problemi che quindi ostacolerebbero la partenza, la media scolastica, le qualità per essere accettati al programma e se i miei problemi di salute avrebbero compromesso il mio anno all'estero... 
Prenderò ogni punto e vi dico la risposta. 
Assicurazione annullamentoda ciò che ho capito non ne abbiamo bisogno. Per qualsiasi motivo importante l'intera quota viene restituita fino ad un giorno prima della partenza. Si può pagare però un supplemento di 500 euro che serve in caso io non voglia più partire per motivi più futili (un fidanzato che non vuoi lasciare oppure il ripensarci così, per panico magari)

Media scolastica: uno dei tanti motivi per cui ho deciso di affidarmi a Youabroad è il fatto che non è necessario l'avere un'altissima media scolastica (che vi assicuro è stato il mio incubo per ben un anno, ero ossessionata ed ovviamente è andato tutto male, ma ormai ci sono abituata). Comunque sia, ho la media del 7.1, che non è per nulla alta, ma mi hanno rassicurato che a loro non importa più di tanto. Ovviamente dovete tenere conto di come recuperare poi le materie in Italia quando poi tornate. La scuola non può bocciarvi, ma se non siete in grado di riprendere tutto il programma svolto in quarta, la vostra maturità di sicuro ne risentirà.

Requisiti per essere accettati al programma: se quindi la media scolastica non svolge un ruolo fondamentale nella vostra accettazione, caparbietà, motivazionebuon comportamento devono essere requisiti immancabili
Dovete essere assolutamente convinti di ciò che state facendo, non si tratta di un gusto di gelato al posto di un altro, è una decisione molto seria e dovete essere molto maturi. Rispetto al buon comportamento dovete sapere che non sarete accettati al programma se siete fumatori. E non vi conviene fare i furbi perché molti e molti ragazzi sono stati rispediti in Italia per aver dichiarato di non fumare e poi essere stati sorpresi ad averlo fatto. Lo stesso vale per l'alcool e le discoteche. In America è severamente vietato bere al di sotto dei ventun' anni e chi lo fa commette un reato, in questo caso, punibile con il rimpatrio anticipato.  

Problemi di salute: su questo sarò meno precisa perché ovviamente ogni caso va valutato singolarmente. Io ho chiesto in particolare per le allergie. Sto cercando la mia famosa allergia da mesi ormai e finalmente a settembre ho i test che mi diranno precisamente di cosa di tratta. Tommaso ha detto che sono abituati a doversi occupare di ragazzi con intolleranze e allergie, quindi non ci sono problemi. In caso di allergie alimentari spesso ci vuole un po' più di tempo per trovare le famiglie (lo stesso per chi ha problemi con il pelo di animali), ma di sicuro non è un ostacolo imbattibile. Se al contrario non vi piacciono cani e gatti, questo potrebbe rappresentare un problema in quanto quasi ogni famiglia statunitense possiede un pet. 

Dunque, questo è tutto per oggi. 

mercoledì 6 agosto 2014

#2 Mamma, posso andare in America?

In realtà avrei voluto scrivere questo post ieri sera, ma a quanto pare, internet non era dalla mia parte.
In questi giorni sono a casa della nonna e nell'attesa di un impianto wifi decente, penso.
Io e la nonna abbiamo parlato molto di questa opportunità, di cosa significherebbe per me ed il mio futuro questo anno all'estero, ed io continuo a pensare. Penso a tutto, a cosa comporterebbe, ai pro ed ai contro, a come sarebbe mollare tutto così per dieci mesi. La risposta? Sono pronta
E' l'occasione della mia vita e non sono assolutamente intenzionata a rinunciare per alcun motivo. Chi mi conosce sa quanto sia testarda e, credo, abbia in mente quanto mi impegni per raggiungere un obbiettivo che mi sono prefissata.

Purtroppo però non è così semplice e non dipende tutto da me, ma gli ordini arrivano dal quartier geniale... i miei genitori.
Ho discusso più volte con mia mamma di questo mio grande desiderio, e se bisogna essere sinceri, è lei che l'anno scorso fece la prima mossa parlandomene. Ricordo come se fosse successo ieri quando mi disse "So che con il Rotary c'è l'opportunità di fare via un anno all'estero, perché non provi ad informarti un po' in giro?". Era il primo mese di seconda superiore e da quel momento ricercai sempre di più dettagli che potevano aiutarmi. La mia curiosità non si fermava più alla semplice lettura di blog di attuali exchange student ed iscrivermi ai loro canali youtube, non era un semplice gironzolare su internet tra i vari siti, ma era qualcosa di molto più profondo.
Dopo aver scoperto di avere agganci, cosa fondamentale, con dei Rotariani ed esser quasi convinta a tentare con loro le selezioni, ho scoperto Youabroad. Ho contattato vari exchange che erano via con loro o che sarebbero partiti nell'agosto del 2014. Tutti quanti mi hanno detto che è un'agenzia molto seria e che tutela gli studenti in maniera perfetta. Agenzia? Trovata.

Veniamo al dunque. Dopo tanti discorsi piuttosto in aria, ieri sera ho parlato per la prima volta seriamente con mia madre. Non mi sembrava vero, mi stava dando un'attenzione che non si dà ad una ragazza di quindici anni, ma ad un'adulta.
Quando le ho accennato la destinazione,  gli Stati Uniti, mi sembrava molto perplessa. In realtà so che lei mi manderebbe più volentieri nel Regno Unito o in Irlanda in quanto sono più vicini. La cosa che la spaventa di più è la lontananza, non a livello affettivo, ma a livello pratico. Ha paura che se dovesse succedere qualcosa queste migliaia di chilometri la possano ostacolare ad intervenire.
Personalmente l'ho interpretata come una mancanza di fiducia, e se c'è una sensazione che odio, è proprio quella. Ho paura di deludere le persone che mi circondano. Sono sempre stata una persona piuttosto autonoma, ma allo stesso tempo conto molto sull'immagine che posso dare agli altri.
Ritornando a noi, lei mi ha detto che è disposta ad andare a Milano e parlare con Youabroad. Questa è assolutamente la cosa migliore che mi sia successa nelle ultime due settimane. 
Ciò mi ha fatto capire che crede che io sia abbastanza matura per vivere via di casa per un anno, ma vuole una sicurezza, che io non sia troppo distante. Staremo a vedere che succede. Per ora, sono soddisfatta.

lunedì 4 agosto 2014

#1 Who I am.

Sono le 23.08 e dopo anni trascorsi a leggere blog di exchange student, ho finalmente deciso di aprire il mio. 
Passiamo alla parte noiosa dove mi presento: sono Gloria, ho 15 anni e questo sarà il mio diario di bordo per i prossimi due anni. Ho deciso di mettere nero su bianco il mio percorso come exchange student perché fino ad ora i blog sono stati una parte fondamentale del mio percorso; in gran parte sono infatti uno dei principali motivi che hanno innescato sempre più voglia di partire. Verso dove? Oltreoceano.

Cosa rispondereste se vi dicessero di mollare tutto ciò che state facendo per andare in un altro paese? Lascereste a casa amici, parenti, cane, gatto e porcellino d'india per essere catapultati in una realtà di cui non conoscete praticamente nulla? Be', io senza ombra di dubbio, ed è questo il motivo per cui mi trovo qui.
Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda.. Ancora non lo so. Fin da piccola gli States mi hanno sempre affascinata. Tutto è così differente da noi,quelle scuole "da sogno" con armadietti, balli scolastici, decine di club e sport; i maestosi grattaceli, ma anche le casette rurali, i grandi BBQ con tutto il vicinato... mi incuriosisce da matti tutto ciò.

Ritornando a me (lo so, sono egocentrica), sono iscritta al liceo linguistico e sono prossima all'inizio del terzo anno. Fino ad ora non è stata una passeggiata, ma devo ammettere che mi piacciono le sfide.
Non è che la mia scuola non mi piaccia, mi piace l'ambiente del mio istituto (certo, se ci fosse meno puzza di morto nei corridoi non sarebbe male, ma non si può avere tutto dalla vita), comunque voglio andare oltre, arrivare sempre più nel profondo e scoprire l'essenza degli altri popoli. 
Dopo la musica, viaggiare è la mia più grande passione. Aver la possibilità di conoscere culture, luoghi, persone diversi da quelli quotidiani è qualcosa di indescrivibile e che adoro. 

"Stressed, depressed but also band obsessed." Questa sarà la mia scusa principale in caso non dovessi aggiornare il blog... e mi pare più che lecita. Scherzi a parte, cercherò di tenere il blog il più aggiornato possibile!